Con questi due ritmi complementari i cristiani si rivolgono al Padre, nella certezza che Gesù risorto accoglie le nostre richieste.
Se la preghiera personale è importante, lo è altrettanto quella comunitaria, soprattutto l’Eucaristia. Gesù ci ha insegnato che il Padre ascolta senza indugio la preghiera dei figli, realizzando ciò che essi chiedono nel nome del suo Figlio.
Se viviamo nell’unità, se, come comunità, abbiamo sperimentato l’amore che viene dal Padre e vogliamo che ogni uomo lo conosca, se ci siamo trovati coinvolti in un grande progetto e decidiamo di collaborare, diventa spontaneo rivolgersi al Padre per chiedergli un aiuto nel nostro cammino. La preghiera, anche quella comunitaria, non cambia Dio, ma il nostro modo di vedere le cose. Lo stare insieme per pregare diventa uno strumento potente per crescere nella fede.