Quando i cristiani sono diventati comunità sentono il bisogno di esprimere la propria fede con una preghiera comunitaria. Se non sci fosse questo desiderio, se non si reagisce positivamente di fronte ad un eventuale invito alla preghiera comunitaria, se ci fosse disinteresse, assenza, necessita una seria domanda sul vissuto della comunità. È altrettanto evidente che non basterebbe solo una presenza. Se si prega comunitariamente, è bene imparare a pregare tutti insieme, senza urlare, senza frettolosità o lungaggini, perché anche la preghiera diventi corale, fatta da un unico cuore, manifestando l’unità delle diverse persone che trovano, in Cristo, lo stesso ritmo per lodare Dio con un cuor solo e un’anima sola.
Quando celebriamo l’Eucaristia ci accorgiamo subito se chi prega pensa e crede alle parole che sta pronunciando!