Solennità della dedicazione della nostra Chiesa (1)

Nei primi secoli la dedicazione di un edificio al culto divino avveniva semplicemente con la celebrazione dell’Eucaristia.
Così la Chiesa vivente, popolo di Dio, sentiva di essere essa stessa il «luogo privilegiato» della presenza del Signore. In seguito si diede maggior rilievo al tempio materiale, dedicandolo con cerimonie molteplici e complesse e celebrandone l’anniversario (consacrazione). La liturgia però non ha mai cessato di ricordare che il tempio materiale non è che l’immagine del tempio spirituale, costruito di pietre vive, che siamo noi, nella comunione e nella corresponsabilità, per l’edificazione del popolo di Dio.
In questa Solennità della dedicazione della nostra chiesa, la nostra comunità cristiana deve sentirsi sempre più impegnata a costituire «una Chiesa particolare, nella quale è veramente presente e agisce la Chiesa di Cristo, Una, Santa, Cattolica e Apostolica».

La prima pietra di una chiesa è simbolo di Cristo. La Chiesa poggia su Cristo, è sostenuta da lui e non può essere da lui separata. Egli è l’unico fondamento di ogni comunità cristiana, la pietra viva, rigettata dai costruttori ma scelta e preziosa agli occhi di Dio come pietra angolare. Con lui anche noi siamo pietre vive costruite come edificio spirituale, luogo di dimora per Dio. Questa è la realtà della Chiesa; essa è Cristo e noi, Cristo con noi.
Egli è con noi come la vite è con i suoi tralci. La Chiesa è in Cristo una comunità di vita nuova, una dinamica realtà di grazia che promana da lui. Ma cosa significa la parola “chiesa”? Il termine deriva dal greco ekklesía, che significa “assemblea” o “coloro che sono convocati”. Il significato fondamentale di “chiesa” non è quindi quello di un edificio, ma di persone.
Il contenuto (le persone) ha in seguito dato il nome anche al contenitore (l’edificio).
Per capirci, potremmo scrivere in minuscolo l’edificio e in maiuscolo le persone convocate.

Ma perché si parla prima di “benedizione” e poi di “dedicazione”? Quando la costruzione di una chiesa è terminata, viene benedetta, invocando la benevolenza e la presenza del Signore su di essa. In seguito quel luogo può anche essere dedicato ad altro scopo. Quando invece la chiesa viene “dedicata” significa che la si vuole destinare in modo definitivo al culto. Il rito della dedicazione può però essere celebrato solo quando la chiesa possiede un altare fisso. Non si tratta di passaggi burocratici… Come per tutte le nostre case, si tratta di momenti che segnano una storia di amore di chi abita i luoghi, di chi li ha sognati proprio perché esprimano, custodiscano e incrementino la storia di bene di chi li abita. Così è anche tra di noi e con il Signore: La chiesa è un edificio in cui Dio e l’uomo vogliono incontrarsi; una casa che ci riunisce, in cui si è attratti verso Dio, ed essere insieme con Dio ci unisce reciprocamente.