Prima confessione

Carissimi bambini, è arrivato il giorno in cui vi incontrare, grazie al Sacramento della Riconciliazione, con il Perdono di Dio.
Siete una bella squadra: 13. Con l’aiuto dei vostri genitori e le catechiste, avete imparato a leggere con chiarezza dentro la vostra coscienza, e, soprattutto, a nutrite il desiderio di raccontare a Dio, Padre buono, quei lati oscuri, quegli episodi spiacevoli, quelle situazioni da evitare, quegli atteggiamenti e quei comportamenti negativi, tutte cose che noi chiamiamo con una parola: peccato. Da questo primo, importante e bel appuntamento continuate con costanza a raccontare a Dio i vostri peccati per ricevere gratis uno dei regali più belli che ci siano al mondo: il perdono.
Un perdono da ricevere – è quello del Sacramento – ed un perdono da dare. La prima cosa è semplicissima, perché la fa Dio. La seconda, forse, un po’ più difficile, perché siamo chiamati a fare noi.
Adesso lasciatemi dire una cosa ai vostri papà e mamme: aiutate i vostri figli a tenere limpida ed efficiente la coscienza. Insegnate loro a chiamare le cose con il loro nome: il bene è bene ed il male è male, non conviene barare, ci perdiamo tutti. Trasmettete loro anche quell’umiltà, che è una vera e propria grandezza, che ci fa riconoscere quando abbiamo sbagliato, e ci porta a chiedere scusa. Non ci accada, quando siamo nel torto, di pretendere la ragione, magari solo perché riusciamo a gridare un po’ più forte. Un proverbio cinese dice che l’uomo veramente forte, non è quello capace di vincere mille nemici, ma quello capace di vincere se stesso. E, soprattutto, aiutate i vostri bimbi a ricordare che noi abbiamo un buon pastore, che si chiama Gesù, e tutte le volte che ci capita di essere una pecorella smarrita, Lui è sempre pronto a lasciare le 99 pecore nell’ovile del Padre, per venire in soccorso di chi si è perduto, e quando ci ha ritrovati, l’unica cosa che gli interessa fare è la festa per la salvezza ritrovata. Con questi sentimenti ci prepariamo alla prima Confessione. Prego per tutti voi, cari bambini, per i vostri familiari e le vostre catechiste.