Diamo, all’inizio dell’Avvento, un poco di attenzione a un’usanza che nelle nostre famiglie ha un valore profondo e radicato: parliamo del fare il presepe insieme, in famiglia.
Sottolineo questo “insieme”, così da rifondare la vita comune a partire dalla Chiesa domestica. Il Presepe che rischia di diventare un gesto talvolta fatto con superficialità, per abitudine, per tradizione. Invece è quello che dà il giusto valore e l’autentico significato del Natale. Perciò suggerisco due modalità: prima di cominciare a fare il presepe, leggiamo la pagina del Vangelo di Luca in cui è descritta la Natività: metteremo “in scena” quel racconto e non altro; riprendendo le statuine del nostro presepe, guadiamole con attenzione: ciascuna delle figure ha un richiamo evangelico e quelle che non sono presenti nel Vangelo nascono dalla quotidianità della nostra stessa vita o di quella dei nostri genitori o nonni. Facciamo in modo che ogni figura che metteremo nel nostro presepe ci stia per un motivo (parliamone magari con gli altri membri della famiglia, così da posizionare ogni statuina con un senso).
