Pregare vuol dire…

Abbiamo diversi modi per pregare. Lungo i secoli la Chiesa ha avuto modo di approfondire le modalità le modalità della preghiera che, quasi sempre, riduciamo alla richiesta, alla preghiera di domanda. Non è così. Se la preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio, dono di Dio che viene a incontrare l’uomo, relazione personale e viva col Padre in Cristo, nello Spirito Santo che abita nel cuore, assume diverse modalità.

Ringraziare

Si benedice il nome di Dio per la sua presenza e la sua opera di misericordia ma si ringrazia anche per le cose concrete e puntuali che riceviamo. Si ringrazia per la vita, per la salute, per gli affetti, ma anche per il lavoro e per il cibo. Il rendimento di grazie ci mette nel giusto atteggiamento nei confronti della vita e degli altri: nulla ci è dovuto, tutto è grazia. Quando, in obbedienza al comando del Maestro, la comunità si raduna per celebrare l’Eucaristia e renderlo presente, il rendimento di grazie assume la dimensione comunitaria perché l’azione di Dio non è un beneficio solo personale.