Abbiamo bisogno oggi più che mai di speranza, per gestire con fiducia il tempo presente così difficile che stiamo vivendo a livello personale, sociale ed ecclesiale, e superare così scoraggiamenti, paure e nostalgie inutili.
A volte si sente dire che l’uomo contemporaneo ha bisogno più di speranza che di fede, ma la speranza che tiene, quella che è apertura permanente alla novità, nasce proprio dalla fede nel Dio che è entrato nella nostra storia di uomini e donne.
Ecco, per me l’Avvento, è mettermi in un atteggiamento di abbandono in Dio, per accogliere nella vita Colui che è la nostra speranza; Colui che dà senso ai nostri giorni spesso difficili e travagliati come quelli che il mondo intero sta vivendo.
