Si tratta di un’altura che sta di fronte a Gerusalemme, quasi in contrasto con il Monte del Tempio su cui è costruita la città. Quasi a sottolineare lo scontro tra Gesù ed i suoi nemici: lo scontro tra verità e falsità, fra bene e male, fra luce e tenebre.
È infatti dal Monte degli Ulivi (Mt 21,1) che comincia l’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme e l’annuncio. “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” (Mt 21,9 e 23,39). Apre e chiude il confronto tra Gesù e i suoi avversari.
Nuovamente il Monte degli Ulivi (Mt 24,3) offre la cornice per il lungo discorso di Gesù sulla venuta del Regno di Dio e sul giudizio finale. È infine il Monte degli Ulivi (Mt 26,30) il luogo dove la Passione avrà inizio, dove le funeste previsioni di tradimento e di morte fatte da Gesù cominceranno a compiersi.
Lì Gesù verrà consegnato nelle mani degli uomini e comincerà quella salita verso il monte del Tempio ed il calvario che segneranno le tappe basilari, ma non definitive, della sua Passione, perché il terzo giorno risusciterà.
La riflessione su questo Vangelo che ruota intorno al Monte degli Ulivi ci introduce quindi alla comprensione del senso della Passione, e ci invita a guardarla non come un semplice fatto del passato, ma come il centro della storia.
Nella passione il futuro del mondo è stato segnato per sempre.