Cammino a passi lenti con lo zaino pesante e carico di tutti i miei pezzi rotti: il volto di chi piange mentre io non so come aiutarlo; il dolore di chi ha perso il lavoro; l’umiliazione di non avere i soldi per pagare la bolletta della luce; gli scontri con una persona che avrei voluto semplicemente amare; la volta che ho mancato di rispetto; le sconfitte brucianti di fronte alla malattia che mi sta rubando la vita; le incomprensioni con un volto a me caro; le parole taglienti che mi hanno ferito; il senso di inutilità; la volta che mi sono sentito in imbarazzo; il tono di voce gelido dell’amore che ha preso un’altra strada; la paura di non essere all’altezza; il terrore di fare del male alle persone che amo; l’incapacità di accettare me stesso; il silenzio assordante di coloro da cui attendevo una parola.
La notte più lunga sta per terminare, non avere paura, non chiudere gli occhi dinanzi al buio, non gettare alla spazzatura i tuoi pezzi rotti. Sono preziosi quanto te, sono la parte tua più vera, più umana, sono gli “eroi” sopravvissuti alla battaglia, sono i testimoni di chi vive la vita per davvero, di chi ce la mette tutta. Prepara lo zaino, alzati e vai alla Luce.
Questa Luce ti illuminerà, ma non proverai vergogna. Non ti giudicherà per le tue mancanze. Scoprirai che ogni spazio lasciato vuoto dalla tua fragilità sarà colmato di amore, sarà quello spazio che ti permetterà di provare l’unica emozione che conta veramente: il sentirsi amati.
