Il nuovo anno liturgico è già iniziato. Stiamo infatti vivendo il tempo dell’Avvento.
Gli eventi dolorosi che hanno colpito il nostro mondo hanno semplicemente fatto emergere la nostra fragilità. Dal latino fragilis, ossia “che si può rompere, rovinare, spezzare”.
Proviamo a portare questa situazione dentro la nostra vita, nella nostra storia, nel nostro cuore.
La maggior parte dei problemi della nostra vita risiedono nell’incapacità di ammettere di fronte a noi stessi la nostra fragilità. Forse perché siamo figli di una storia scritta dai vincitori, forse perché ci siamo fatti travolgere dal mito della tecnica, dove efficienza, perfezione, competenza e prestazione sentenziano la riuscita, la qualità di un oggetto.
Ma io e te siamo altro. Io e te siamo esseri umani.
Quest’anno desidero avvicinarmi al Natale con tutte le mie fatiche, mi presenterò al Signore con tutta quanta la verità di me stesso.
