Terra

«Una caratteristica che animava la vita sociale nei paesi del Sud Italia era il vicinato. Nei Sassi si è maggiormente sviluppato in una micro-aggregazione con più famiglie che avevano le loro case-grotta in una forma urbana attorno ad una piccola piazzetta. Ogni famiglia era di aiuto e sostegno all’altra: il bene
comune superava quello personale, la solidarietà allontanava ogni forma di egoismo.

Il bisogno di stare insieme manifestava che oltre la singola famiglia esiste una grande famiglia che è la comunità. Nell’assemblea liturgica domenicale si manifestava pienamente. Di domenica, per vivere il senso della festa, si usciva dalle proprie case-grotta con il vestito bello, soprattutto a Natale, a Pasqua e il 2 luglio per la festa della Madonna della Bruna: la Visitazione della Madonna a S. Elisabetta.
Dai Sassi si usciva anche per fare i pellegrinaggi verso i luoghi di culto più significativi: a maggio al Santuario di Picciano, il lunedì dell’Angelo alla chiesa di S. Liborio ai Cappuccini, alla chiesa di Cristo alla Gravinella a marzo. Tutti luoghi dove la famiglia del vicinato confluiva nell’unica famiglia di Dio, la Chiesa. Tutti figli dell’unico Padre, in cammino dietro alla Madre per ricevere la Parola del Figlio, Gesù, partecipare all’Eucaristia sperimentando di essere Corpo di Cristo, sentendo la forza dello Spirito Santo» .
I prodotti della terra sono il segno della provvidenza divina. L’amore e il rispetto per la terra avevano un valore di sacralità: il ventre della vita fecondata dall’acqua.