Il metodo dei piccoli passi
All’immobilismo si contrappone un eccesso di cambiamento, ma sono entrambi degli atteggiamenti dovuti al carattere. Istintivamente siamo portati a fissarci su alcune cose, intendo soprattutto l’aspetto religioso, liturgico. C’è infatti una tendenza alla ripetitività, alla fissazione, appunto alle abitudini che abbiamo preso e che senza un motivo logico, senza una volontà espressa, noi ripetiamo tranquillamente per abitudine e spesso anche per pigrizia. All’opposto si colloca l’atteggiamento di chi cambia continuamente, di chi ama cambiare per cambiare un po’ in tutto, perché si annoia di fare sempre le stesse cose.
Dopo aver detto i salmi, adesso che li ho detti, dico qualcos’altro.
Questo è un atteggiamento superficiale di cambiamento senza approfondimento e non è una terapia all’immobilismo, ma è un altro modo di essere immobile, perché facendo sempre cose diverse si finisce per non fare niente in modo interiorizzato. Il problema quindi è qui.