Il brano di Vangelo che ascolteremo domenica prossima alla Messa ci fa incontrare la figura straordinaria di Giovanni Battista. È interessante osservare la descrizione dettagliata che Matteo fa dell’abbigliamento di Giovanni. Il vestito di pelli è tipico dei profeti; così anche la cintura; i sandali invece sono il segno della sobrietà, semplicità, essenzialità… Giovanni è non solo da ascoltare in ciò che dice, ma anche da imitare.
Giovanni ci invita a “convertirci”, a decidere di cambiare vita. La seconda lettura, tratta dalla lettera di San Paolo ai Romani, invita ad accogliersi gli uni gli altri come Cristo accolse noi.
Il Vangelo di oggi riporta tre verbi importanti: convertitevi, preparate, raddrizzate
Dal vangelo di Matteo (24,37-44)
In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!”. Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: “Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”. Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: “Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira imminente?
Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile”