La celebrazione eucaristica che «fa salire verso l’alto un rendimento di grazie» orienta oggi il nostro sguardo. La Pasqua del Signore fa risuonare in noi quello stupore da primi discepoli, attoniti davanti a ciò che li superava e ai quali verrà chiesto: «Uomini di Galilea perché guardate il Cielo?». Interpellati sul nostro guardare in alto, verso i cieli, siamo attratti da quel mistero a noi svelato nella Risurrezione e che, in situazioni di prova, è l’unico a sostenere la nostra speranza. Cristo è nei cieli per ricongiungersi al Padre suo e Padre nostro, portando con sé tutti noi. Gesù che aveva già consegnato se stesso nelle mani del traditore nell’ultima Cena, in realtà ribadiva già lì il senso del suo sedersi a mensa con noi. Privandosi della sua vita per il Padre e i discepoli, suoi commensali, ci ha lasciato la più grande eredità: «Fate questo in memoria di me». Ora siede alle nostre mense e ripropone a noi lo stesso memoriale attualizzandolo: solo nell’eucaristia celebrata possiamo unirci a lui nella sua Pasqua-passaggio dalla morte alla vita, ritrovando il dinamismo della nostra esistenza credente! È qui il fulcro della nostra fede, è qui il perno attorno al quale ruota il senso della nostra sequela. I quattro Vangeli, senza distinzione, ci mostrano che il banchetto al quale Dio ci invita è per tutti. È il povero delle beatitudini che attira il dono gratuito di Dio,
il povero di sé che nulla pretende e che, stupìto, si interroga, come i discepoli di Èmmaus, su quel viandante che si fa compagno nel cammino. È chi vede finalmente cadere le proprie perplessità «allo spezzare del pane». Lì, ogni povero in spirito, tra cui anche noi, comprende chi, sottratto alla vista, permane come vivente nei nostri cuori, certi di non essere mai abbandonati. Nell’Eucaristia permane il bagliore del Risorto!
Una delle conseguenze più drammatiche del post-Pandemia è il calo vistoso di presenze di cristiani alla Celebrazione Eucaristica. Dalla Pasqua che abbiamo celebrato auguriamoci che in un numero maggiore, anche nella nostra comunità parrocchiale, rinasca la consapevolezza dell’importanza della Messa e il proposito per una partecipazione più frequente. È auspicabile che molti si impegnino per far rinascere il desiderio e la bellezza di celebrare l’Eucaristia ogni domenica nella propria comunità cristiana.