La santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due

La tematica proposta dall’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni si ispira ad una espressione di papa Francesco, contenuta nella Esortazione Apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Al capitolo su alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale si dice che: “La santificazione è un cammino comunitario, da fare a due a due”. L’anno passato si è voluto fissare l’attenzione sul fatto che la vocazione nasce dall’incontro con Gesù. Quest’anno si tratta di mostrare che la vocazione non è mai soltanto “mia” ma è sempre anche la “nostra”: la santità, la vita è sempre spesa insieme a qualcuno. E questo è un elemento essenziale di ogni vocazione nella Chiesa. Ciò è evidente nella vocazione matrimoniale che non esiste senza la coppia, senza che i due futuri coniugi abbiano acconsentito e riconosciuto un’opera comune, l’uno per l’altra e insieme per gli altri. Il medesimo orizzonte è in ogni vocazione ecclesiale che traccia un’appartenenza più o meno marcata sia con chi condivide la medesima “forma di vita” sia con le altre vocazioni all’interno della Chiesa.
Far coincidere il compimento della persona con la realizzazione della comunità. La vocazione è la mia parte, quello che posso fare e che posso fare io soltanto, sempre insieme agli altri, un sogno del noi.