“La povertà non è frutto del destino, è conseguenza dell’egoismo”.
Per questo Papa Francesco propone la via construens: “Dare vita a processi di sviluppo in cui si sviluppano le capacità di tutti, perché la complementarità delle competenze e la diversità dei ruoli porti a una risorsa comune di partecipazione”. La soluzione, insomma, è molto più semplice di quanto ci si possa aspettare. Il Papa ribadisce la sua idea di fondo: la cultura dell’incontro come forma privilegiata per guardare al futuro in maniera efficace e carica di speranza costruttiva. “Ci sono molte povertà dei «ricchi» che potrebbero essere curate dalla ricchezza dei «poveri», se solo si incontrassero e conoscessero! Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa di sé nella reciprocità”.
