Professione di fede vicariale dei 14enni

 Ci saranno anche quattro ragazzi della nostra Parrocchia: 

Rachele Lucchini, Andrea Casali, Alan Moschetti e Luca Maestri.

Consegno a questi ragazzi/e quattro verbi: chiedete, amate, evitate, servite, per riaffermare, riscegliere la vostra fede: questo è la professione di fede.
Chiedete tanto. C’è uno stile di vita con un preoccupante obiettivo: ‘volare in basso’. Alla vita si chiede il minimo indispensabile di impegno, quasi una ‘minimum tax’. Coltivate grandi e vere passioni. Lasciate un segno della vostra presenza.
Amate la vostra Parrocchia. Fatene la vostra seconda casa. Frequentate e amate questa comunità cristiana. Cogliendone però il cuore, il centro che è questa stupenda chiesa: qui c’è Lui, l’amico che non delude, che ci accompagna da quando nasciamo a quando moriamo.
Un amico che vi vuole bene sempre, che vi vuole liberi e felici.
Evitate le cattive compagnie. Eric Fromm così descrive le cattive compagnie: Per cattive compagnie non mi riferisco solamente a gente cattiva, viziosa o distruttiva; di quelle si dovrebbe evitare la compagnia perché la loro influenza è velenosa e deprimente. Mi riferisco soprattutto alla compagnia di persone amorfe, di gente la cui anima è morta, sebbene il corpo sia vivo; di gente i cui pensieri e le cui conversazioni sono banali; che chiacchiera anziché parlare e che esprime opinioni a cliché invece di pensare. (Da «L’arte di amare»). Amate la compagnia di chi vi fa pensare, di chi vi propone ideali grandi di libertà, di giustizia, di universalità. E siate voi una buona compagnia!

Servite con gioia. Madeleine Delbrêl scrive: Io penso che tu ne abbia abbastanza Signore della gente che, sempre, parla di servirti con piglio da condottiero, di conoscerti con aria da professore, di raggiungerti con regole sportive, di amarti come si ama in un matrimonio invecchiato. Un giorno in cui avevi voglia d’altro, hai inventato S. Francesco e ne hai fatto il tuo giullare. Lascia che noi inventiamo qualcosa per essere gente allegra che danza la propria vita con te.
Che brutto vedere giovani egoisti che pensano sempre a loro stessi, ai loro interessi, ai loro hobby e riducono la casa ad un albergo con tanti diritti e neanche un dovere, che della parrocchia e dell’oratorio sono soltanto clienti, che si servono dell’oratorio ma mai servono l’oratorio!
Siate invece pietre vive di questa comunità! Trafficate i talenti che avete e siate generosi!
Ho trovato scritto: Entrare nel mondo, togliere solo un ciottolo dal sentiero dove altri passeranno e poi scomparire… non avremo vissuto invano… Grazie per la vostra scelta di fede e buon cammino!