La “comunità degli apostoli”: un gruppo di uomini scelti, increduli, disorientati, timorosi che ben interpretano la profezia “percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”. Una comunità che ha molte cose in comune con la parrocchia dove si fatica ogni giorno nel tenere unito il gregge, nel camminare insieme, nel nutrirci della Parola e dell’Eucarestia, nell’accorgerci della pecorella smarrita. Una comunità dove alla minima controversia o difficoltà non si tenta di ricostruire o di perdonare, ma si sceglie troppo facilmente di scendere dalla barca.
“Pietro”: il più responsabile del gruppo è il più fragile: “prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte”. Ringrazio il Signore per questa sua scelta di affidarsi a uomini che agli occhi del mondo sono tutt’altro che vincenti, ma che agli occhi di Dio sono unici e preziosi. La regola del Suo gioco è una sola: lascia lavorare lo Spirito Santo che ti è donato: se pensi di far da solo e di vincere la battaglia con le tue forze non andrai da nessuna parte, la gioia piena e l’amore resteranno un miraggio irraggiungibile.
“Pilato”: l’uomo che si piega alla volontà dei sacerdoti, che non osa contrariare la folla.
Il consenso prevale sulla ricerca della Verità. Un uomo che si interroga: “Sei tu il re dei Giudei?” e che almeno all’inizio cerca di contrastare il decorso degli avvenimenti pilotati dalla classe sacerdotale. Alla fine cede per non perdere di credibilità e passerà alla storia per la lavanda delle mani davanti a quella folla che urlava “crocifiggilo”.
“Giuseppe”, colui che “prese il corpo di Gesù e lo depose nel suo sepolcro nuovo”.
Nella storia dell’incarnazione del Figlio di Dio, un Giuseppe prenderà in braccio quel neonato al primo vagito nella stalla di Betlemme, un altro Giuseppe abbraccerà quel corpo morto, devastato dalle torture, e lo scenderà dalla croce per deporlo nella sua tomba nuova. Ecco una storia di morte che aprirà l’umanità alla vita eterna. L’eternità della mia vita passa inevitabilmente dal correre verso un sepolcro alla ricerca di una prova che Cristo è Risorto. La storia dell’uomo da quella domenica di Pasqua a oggi è la storia di un incontro. Ognuno di noi è cercato da Dio, visitato da Dio, amato da Dio.
Questa è la storia della Santità, questa potrà essere anche la storia di ciascuno di noi!