I movimenti del cuore: conoscere l’amore

“Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: Sradicati e vai a piantarti nel mare, ed esso vi obbedirebbe” (Luca 17,6). È Dio che invita l’uomo a uscire da sé per andare verso la verità e l’amore. Nella fede non sono attive solo alcune funzioni umane, ma tutta la persona. Nella Bibbia, infatti, quando, si parla di cuore cisi riferisce all’intera persona: l’intelletto, il volere, l’affettività. In queste dimensioni l’uomo si apre alla verità e all’amore e in queste si lascia toccare e trasformare nel profondo. Avere fede non vuol dire abbandonarsi alla “cieca”, cancellando il proprio pensiero, e nemmeno andare a trovare ragioni per cose che sono sempre più grandi del limite che accompagna la propria esistenza. Sono erronei a riguardo sia la razionalità sia il fideismo. Fede e ragione, più che scontarsi, dovrebbero unirsi per spiccare il volo. Sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità.