La cultura della cura come percorso di pace

E’ ormai consolidata tradizione che il primo giorno dell’anno la Chiesa si riunisca in preghiera per invocare la pace. E’ bene iniziare l’anno sulla via della pace. Vogliamo raccogliere il grido di tanti uomini, donne, bambini e anziani che soffrono per la guerra. E la guerra vuol dire condanna a morte per tanti, uomini e donne, bambini ed anziani. La guerra è il volto più mostruoso e violento della storia. E’ lascia il mondo peggiore di prima.
Noi oggi preghiamo perché la pace che gli angeli hanno annunciato agli uomini la notte di Natale possa giungere su tutte le terre. Non possiamo rinunciare alla pace. Per questo, almeno con la nostra preghiera, vogliamo aiutare ogni uomo e ogni donna, chi ha responsabilità di governo, a camminare sulla via della pace. Oggi, 1° gennaio 2021, iniziamo questo nuovo anno con il passo della pace. Sì, la pace non è impossibile. Essa dipende in primo luogo dall’atteggiamento del cuore. “La persona umana è il cuore della pace”. È a dire anche che pace inizia dal cuore di ogni uomo.
Ciascuno è costruttore della pace se ha a cuore ogni uomo e ogni donna. Per questo dobbiamo impegnarci ogni giorno a compiere quei gesti di pace che sono necessari per difendere la dignità di ogni uomo, per rafforzare la convivenza umana, per ricomporre i rapporti lacerati. Insomma, non ci lasciamo vincere dal male, ma vinciamo il male con il bene. La nostra preghiera all’alba del 2021 riprenderà l’antico inno del “Veni, creator Spiritus” perché venga nel cuore degli uomini e “rinnovi la faccia della terra”. Sì, venga lo Spirito del Signore e trasformi i cuori dei credenti, perché sciolgano la loro durezza s’inteneriscano davanti alla debolezza del Bambino; trasformi i cuori delle nostre città e dei nostri paesi perché l’odio, l’invidia, la maldicenza, la sopraffazione, il disinteresse siano allontanati e cresca la solidarietà; trasformi il cuore del nostro paese perché non sia più traversato dall’individualismo, dall’interesse di singoli gruppi e abbondino il perdono, la misericordia e il senso del bene comune; trasformi il cuore delle nazioni e dei popoli in guerra perché siano disarmati gli spiriti violenti e si rafforzino gli operatori di pace; trasformi il cuore dei popoli ricchi perché non siano ciechi di fronte ai bisogni dei popoli poveri e gareggino piuttosto nella generosità; trasformi il cuore delle nazioni e dei popoli poveri perché abbandonino le vie della violenza e intraprendano quelle dello sviluppo; trasformi il cuore di ogni uomo e di ogni donna perché riscoprano il volto dell’unico Dio, Padre di tutti.