Madonna di Lourdes

L’11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima volta a Bernardette Subirous nella grotta di Massabielle, tra i Pirenei francesi. Da allora, questo luogo è divenuto meta incessante di pellegrinaggi da ogni parte del mondo. Sono circa una settantina i miracoli di guarigione giudicati inspiegabili e riconosciuti dalla Chiesa che l’11 febbraio,per volontà di San Giovanni Paolo II, celebra la  Giornata mondiale del malato.

La Luce e le candele. La luce a Lourdes simboleggia la fede e la speranza nell’illuminare ed essere illuminati. Le candele accese nella grotta simboleggiano le preghiere dei pellegrini. Al cadere del sole, la Processione Mariana delle Fiaccole, è uno dei momenti più importanti del Santuario.

“ Voi siete la luce del mondo”… Proviamo a pensare ad una città senza luce: • smarrimento… • disorientamento… • paura… • cadute o sbattute di testa… La LUCE è importante, decisiva… A noi il Signore chiede di ‘portare’ la luce… di illuminare gli altri attraverso le buone opere… ♦ di carità… ♦ di perdono… ♦ di gioia… ♦ di fraternità…

Il silenzio. La logica del Signore è la… debolezza! E la debolezza si prova nel silenzio. Il silenzio ci fa capire il mistero della Croce di Cristo. Il silenzio ci apre al ‘mistero’… non per capirlo, ma per accoglierlo. Nei momenti più duri, difficili, incomprensibili, Maria si mette in silenzio e conserva nel cuore ciò che vede e percepisce. Lourdes è la patria del silenzio! Tanta gente che si muove… ma il silenzio regna! Il silenzio fa parlare il cuore e permette di offrire al Signore ogni nostra debolezza. La Croce si fa fatica a portarla parlando o ragionando… è più leggera se è accompagnata dal silenzio. La fede di Dio non va fondata su discorsi persuasivi di sapienza o di intelligenza, ma si fonda sulla forza e sulla potenza di Dio che si acquista entrando in lui. Tra Bernardette e Maria non ci sono lunghissimi discorsi o migliaia di parole… c’è solo il silenzio… della concentrazione… della contemplazione… del grazie…  del sì… della preghiera…

La processione… L’esperienza della fede è paragonata all’esperienza del ‘cammino’… Vivere la fede è vivere il nostro ‘pellegrinaggio’ da questa casa alla patria che ci attende nei cieli. Gesù, in questo cammino, è la… VIA… la STRADA da percorrere! Sappiamo quanto spazio viene riservato a Lourdes alla ‘processione’. Il primo saluto alla grotta… la processione dei malati… la Via crucis… la fiaccolata della sera… l’ultimo saluto alla grotta… Le ‘processioni’ le viviamo, in certe occasioni, anche nella nostra comunità cristiana. Sono importanti… perché?  Questo ‘camminare insieme’ dietro o davanti a Gesù eucaristia oppure all’immagine di Maria o del nostro patrono, è il segno della nostra vita che è un ‘trascorrere’… un ‘passare’ dalla morte alla vita… – Il popolo d’Israele è sempre stato il ‘popolo in cammino’… soprattutto nell’attraversare il ‘deserto’ per accedere alla ‘terra promessa’… La processione, esperienza dinamica, è il segno del nostro camminare nella vita che a volte è faticoso… a volte gioioso… a volte si fa di corsa… a volte con il fiatone!