L’eucaristia è la sorgente della speranza
In quanto memoriale della Pasqua del Figlio, l’eucaristia rende presente il sacrificio della Croce di Gesù e si offre come il convito pasquale, nel quale si partecipa veramente al Corpo e al Sangue di Lui: Gesù morto e risorto è realmente presente nei segni del pane e del vino, così che la Santa Cena è il sacramento dell’incontro con Lui, la partecipazione al suo mistero pasquale, che ci riconcilia con Dio. Unendosi al sacrificio che Cristo ha compiuto una volta per sempre sulla Croce e che viene reso presente nel sacramento dell’altare, chi vive l’eucaristia si offre al Padre ed entra nella pace della riconciliazione compiuta da Gesù Crocifisso e Risorto. La partecipazione alla Sua Pasqua viene espressa nell’atto della comunione, in cui coloro che sono stati redenti da Lui si nutrono dell’unico pane e dell’unico calice per diventare il Suo Corpo, la Chiesa: “Chi mangia Cristo – dice Sant’Agostino – diventa Cristo!”. Perciò, la Messa è pienamente vissuta quando culmina nella comunione al Corpo e al Sangue di Gesù, alla quale ci si deve preparare mediante la conversione del cuore e la fede: una Messa senza comunione è come un’offerta d’amore rifiutata! Uniti a Cristo nella partecipazione alla sua Croce, veniamo uniti a Lui anche nella potenza della Sua resurrezione, riconciliati col Padre e con gli uomini nella comunione della Chiesa, che è il suo Corpo vivente nella storia. Nutriti del pane della vita, possiamo pregustare le gioie del Regno a venire ed anticiparne la realizzazione nel tempo del nostro pellegrinaggio terreno: la vita, alimentata dal cibo eucaristico, è protesa verso il futuro della promessa di Dio e sperimenta al tempo stesso la gioia del dono già ricevuto e la speranza nella promessa non ancora pienamente compiuta. La Messa è la scuola della speranza che vince il dolore e la morte, la speranza che non delude e che è in persona il Signore Gesù!