Cambiamenti necessari (8)

Scoprire che cosa dobbiamo cambiare

I piccoli passi sono il segreto di un autentico cambiamento; è necessario imparare e allenarsi a fare piccoli passi di cambiamento. È chiaro che non intendo per cambiamento semplicemente fare delle cose diverse. Ho fatto l’esempio del posto in chiesa, ma cambiare posizione a destra o a sinistra, davanti o dietro, non ha nessun rilievo morale per la nostra vita. È solo un indizio di staticità, di abitudine che non pensa e non vuole, ma si adagia nell’abitudine ripetitiva. Allenarsi a piccoli cambiamenti ha come scopo rendersi capaci di cambiamenti più seri. Il cambiamento di cui sto parlando è quindi un cambiamento morale interiore, un cambiamento di mentalità, un cambiamento relativo al modo di vedere, di giudicare, di comportarsi. Sono quei cambiamenti profondi, difficili se non impossibili alle nostre forze, ma necessari, perché non siamo perfetti, perché abbiamo ancora alcune, forse molte carenze, atteggiamenti difettosi. È necessario curarli, cioè cambiare. I piccoli passi sono un allenamento; le piccole passeggiate allenano per fare qualche lunga escursione. Dopo un anno di non nuoto, quando d’estate si ricomincia a nuotare, poche bracciate stancano; alla fine della stagione con un po’ di allenamento si riesce a nuotare più a lungo e con meno fatica. Avviene in tutto così e quindi gli allenamenti ai piccoli cambiamenti sono di aiuto per poter cambiare di più, per poter cambiare ciò che è male, ciò che dobbiamo cambiare. Quando io voglio fare piccoli cambiamenti mi alleno, mi abituo, mi preparo a quei cambiamenti morali necessari nella mia vita che chiedono una forza ben maggiore. I cambiamenti necessari riguardano infatti il mio carattere, riguardano quegli atteggiamenti di fondo che mi sono connaturati, perché ho sempre fatto così, perché è il mio carattere, perché sono fatto così e non ci posso fare niente. Chi però vive con noi si accorge che sono fatto male e quel modo di fare che ripeto sempre non è buono; chi ha a che fare con me mi patisce, sente che ho dei difetti. Io me ne accorgo meno, ma proprio perché me ne accorgo poco, ma i difetti li ho, do fastidio a quelli con cui vivo. Se cominciassi a pensare questo potrei allenarmi a qualche cambiamento.