Stare è il verbo della fedeltà, della presenza, della comunione inossidabile.
È risposta al desiderio di Gesù: «Rimanete in me… rimanete nel mio amore».
Sul monte Dio e l’uomo si danno appuntamento da sempre: Dio scende, l’uomo sale, in «un movimento a fisarmonica» che emette melodie di ricerca, desiderio, passione, comunione.
Dio e l’uomo si cercano e si trovano in un presente che non è disconnesso né dal passato (rappresentato da Mosè ed Elia), né dal futuro (la gloria eterna). In Cristo Dio e l’uomo coabitano in un connubio mirabile; per mezzo di Cristo Dio e l’uomo si incontrano, si parlano, sperimentano la più dolce delle amicizie. In Cristo la luce divina rifulge radiosa nella fragilità della carne segno che il corpo è sacro, è tempio, è casa di Dio.
