Settimana santa (3)

Quella della Settimana Santa è l’unica pastorale che chiede di fermarsi per celebrare, di contemplare per rivivere, di fare memoria per poter sperare. È l’occasione propizia per verificare con la partecipazione, anche se questa in certi giorni ed orari chiederà un sacrificio maggiore, quanto sia importante Gesù per me.
Anzi potrebbe essere l’occasione propizia, in questa settimana prima di quella Santa, perché ciascuno nel silenzio del suo essere si faccia queste domande: Sto costruendo attorno alla Persona di Gesù o attorno a delle strategie pastorali, a iniziative, a concetti, a tentativi anche lodevoli in ambito caritativo ma che non sono un modo più forte e decisivo di aggrapparmi a Lui? C’è ancora Gesù lì dove tutto parla di cristianesimo? C’è ancora Lui o l’ombra delle Sue idee? Penso sia bello e importante, ripeto in preparazione alla Settima Santa, che ciascuno con lealtà provi a rispondere senza paura e con umiltà.

“Non si può vivere la Pasqua senza entrare nel mistero.
Non è un fatto intellettuale, non è solo conoscere, leggere. È di più, è molto di più!
Entrare nel Mistero significa capacità di stupore, di contemplazione; capacità di ascoltare il silenzio e sentire il sussurro di un filo di silenzio sonoro in cui Dio ci parla”. (Papa Francesco)