Santa Famiglia: l’amore di Dio genera comunione

Solo ciò che nasce dall’amore guarisce la solitudine e solo chi mette al centro della propria vita il valore delle persone, prima delle cose e dei servizi, riesce a gustare la gioia dell’incontro. L’amore lenisce le ferite dell’anima, quando è continuo, e mostra che la persona e le sue esigenze contano più di tutto: dei soldi, del doppio lavoro, della casa bella e ricca di cose, delle feste. Solo l’amore penetra dentro ed è il balsamo che guarisce.
E l’amore esige tempo, tanto tempo per stare vicino, per parlarsi ed ascoltarsi, per condividere, per guardare negli occhi e sentire il cuore di una persona. Ma non è solo l’amore umano, pure forte e importante, il fondamento di relazioni sincere e feconde di bene; occorre l’amore di Dio, che cementa la comunione di vita nelle case con la sua divina presenza. Riferire le relazioni familiari al Signore ci fa comprendere quanto importante sia trovare il tempo, nella propria casa, per la preghiera, via privilegiata che permette di scoprire ed accogliere ogni giorno la volontà di Dio. La casa dei cristiani è sempre stata considerata come una “piccola Chiesa” dove è, non solo possibile, ma doveroso pregare e dove i genitori e gli anziani esercitano, con la loro guida e testimonianza, il compito di essere sacerdoti e profeti. I tempi e i modi sono diversi e ciascuno deve trovare i propri, ma quello che importa è aprire uno spazio di preghiera nel vortice delle mille “cose da fare”.